E' una pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae.
Il peso varia da 10 a 20 kg; il frutto è una falsa bacca, assai massiccio; la crosta è liscia, dura e relativamente sottile, di colore verde con varie striature e chiazze più chiare, bianche o giallastre; l'interno è di colore rosso (o, meno frequentemente, giallo, arancione o bianco a seconda della varietà) e ricco di semi, che possono essere neri, bianchi o gialli.
L'anguria la troviamo disponibile nel periodo primavera-estivo, tra maggio e settembre.
Nutrienti dell'Anguria
La polpa è costituita per oltre il 90% di acqua e contiene anche un discreto quantitativo di carboidrati (8g x 100g) e vitamine A, C (8,1 mg x 100 g), B e B6. Inoltre presenta una buona quantità di potassio (112 mg x 100 g), fosforo (11 mg x 100 g) e magnesio (10 mg x 100 g).
Benefici
Per via dell'ottima quantità di acqua, vitamine e minerali è considerata un ottimo alleato contro la disidratazione, stanchezza, affaticamento, migliorare inoltre il senso di sazietà, quindi rappresenta un ottimo ausilio per tenere sotto controllo la fame.
Anguria o Cocomero?
Il termine cocomero, seppur più simile al nome scientifico del frutto, è tipico delle regioni centrali e meridionali d'Italia, mentre nel Nord si preferisce chiamare il frutto “anguria”. Entrambi i termini - “cocomero” ed “anguria” - affondano le radici nell'antichità, ed ambedue si collegano al cetriolo; “cocomero” infatti, deriva dal latino cucumis, mentre “anguria” trae origine dal greco antico angurion, i cui significati riconducono, per l'appunto, a “cetriolo”.
A cura di
Dr. Davide Palumbo
Biologo Nutrizionista & Chinesiologo
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