Il digiuno è un termine utilizzato quando una persona non si alimenta per tanto tempo.
Che cos’è il Digiuno Intermittente❓
Chiariamo che non si tratta di un principio nutrizionale o dieta, ma più che altro un metodo; più specificamente è l’alternanza tra fasi di digiuno lunghe (la più diffusa è quella delle 16 ore) a fasi di alimentazione (la più diffusa è quella delle 8 ore).
Come descritto poc’anzi, il digiuno intermittente 16-8 è quello maggiormente diffuso. É molto importante specificare che nelle 8 ore di alimentazione bisogna comunque rispettare il proprio TDEE rispettando il giusto dosaggio dei macronutrienti senza andare in Surplus Calorico.
Per chi volesse approcciare per la prima volta a questo “metodo” il consiglio principale è iniziare con digiuni da 10 ore tra la cena e la colazione; successivamente si possono aumentare le ore ed arrivare fino alle 16 ore, anticipando la cena.
Tale approccio potrebbe essere consigliato un paio di volte a settimana, nei giorni di restrizione calorica (deficit).
✅Vantaggi del Digiuno Intermittente?
I vantaggi solidi riguardano la preservazione del corretto stato di salute di tutte le cellule, ciò dipende dal fatto che le riserve di glucosio vengono esaurite e si fa ricorso al grasso come fonte energetica. Questo meccanismo porterebbe ad una migliore regolazione della glicemia, una riduzione della risposta infiammatoria, ma anche ad una normalizzazione della pressione arteriosa e dei lipidi nel sangue.
Quindi, grazie al digiuno, ci sarebbe un incremento della resistenza allo stress a livello nervoso, cardiaco, muscolare.
(?)Ci sarebbe(?) anche un ruolo preventivo nei confronti di malattie quali Ictus-Alzheimer-Parkinson.
Controindicazioni⚠️
I problemi potrebbero sopraggiungersi quando si effettua il cosiddetto “fai da te”; uno degli errori comuni è passare giornate senza mangiare, tale errore porterebbe a ripercussioni a livello del tessuto osseo (maggiormente nelle donne) e muscolare.
Ulteriori problematiche potrebbero portare ad un successivo surplus calorico dato da uno “stress da digiuno” o potrebbe presentarsi il problema opposto ossia un eccessivo deficit calorico.
A cura di
Dr. Davide Palumbo
Biologo Nutrizionista & Chinesiologo
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