L'osteoporosi è un grave problema di salute pubblica ed è caratterizzato dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo e dalla bassa densità minerale ossea che porta a una ridotta resistenza ossea, a un aumento della fragilità ossea e ad un conseguente aumento del rischio di fratture scheletriche. L'osteoporosi è nota come "malattia silenziosa" poiché spesso non viene diagnosticata fino a quando non si verifica una frattura sintomatica, di solito in età avanzata. Le manifestazioni cliniche più comuni dell'osteoporosi sono le fratture dell'anca, delle vertebre o del polso, la cui incidenza aumenta con l'età. Le fratture osteoporotiche sono responsabili dell'eccesso di morbilità, mortalità, riduzione della qualità della vita, istituzionalizzazione e costi economici. Ad esempio, nel Regno Unito si stima che le fratture da fragilità costino al SSN 4,4 miliardi di sterline all'anno e negli Stati Uniti nel 2018 sono costate circa 57 miliardi di dollari... tale cifra potrebbe crescere fino a superare i 95 miliardi di dollari all'anno entro il 2040.
Alla luce dell'aumento mondiale dell'aspettativa di vita e dell'onere posto dalle fratture da osteoporosi sulle società, i sistemi sanitari stanno iniziando ad adottare strategie efficaci di prevenzione dell'osteoporosi.
La bassa massa muscolare è riconosciuta come un importante fattore di rischio delle frattura e, quindi, un obiettivo chiave per la prevenzione dell'osteoporosi. Si pensa che il disuso e l'inattività generino lo scarico del sistema scheletrico con conseguente riduzione della massa muscolare; al contrario, si pensa che l'attività fisica stimoli la crescita ossea e conservi la massa ossea. L'attività motoria è un termine generico che include l'attività fisica nel tempo libero (esercizio fisico, sport), le attività della vita quotidiana, le attività domestiche e il lavoro. I benefici dell'attività fisica per un invecchiamento sano sono ben consolidate, per ciò sono stati progettati e valutati diversi interventi di attività motoria per la prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi.
Varie linee guida raccomandano l'impegno nell'attività motoria per la gestione dell'osteoporosi, anche per le persone anziane, tuttavia gli effetti di tali interventi nelle persone anziane a cui non è stata diagnosticata l'osteoporosi, quindi nella prevenzione dell'osteoporosi, non sono stati presi in considerazione.[1]
Come scritto precedentemente, l’osteoporosi provoca una riduzione della massa ossea e si manifesta principalmente nelle donne in menopausa, ma non solo. Infatti, diverse condizioni possono predisporre il soggetto a questa malattia tra cui:
✔️ Inattività fisica
✔️ Abuso di alcol
✔️ Magrezza eccessiva
✔️ Terapie prolungate con corticosteroidi
✔️ Basso apporto di calcio;
✔️ Bassi livelli di Vitamina D
L'osteoporosi coinvolge sia le parti organiche (proteine) che inorganiche (minerali) dell'osso, causando gravi danni strutturali.
Nell’arco della vita, le ossa vengono costantemente distrutte e ricostruite, attraverso la de- mineralizzazione e mineralizzazione ossea, grazie ad una serie di fattori ormonali in cui giocano un ruolo fondamentale l'azione del fegato, l’azione dei reni e la presenza di vitamina D e di calcio; quest’ultimo presenta un suo metabolismo (metabolismo del calcio) dove i protagonisti principali sono l'ormone Paratiroideo, il Paratormone e la Calcitonina. Di seguito parliamo brevemente di come due fattori, che possiamo gestire quotidianamente, influenzino la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi.
DIETA Durante tutto l'arco della vita, come sappiamo, è fondamentale seguire sempre una dieta varia ed equilibrata; parlando di osteoporosi bisogna prestare attenzione anche ad alcuni fattori specifici. La dieta deve garantire un adeguato apporto di tutti i macro e micronutrienti, tra i quali ricordiamo, ad esempio un apporto giornaliero di calcio di 800-1000 mg al giorno in un adulto in condizioni fisiologiche. Inoltre è molto importante non introdurre elevati livelli di fosforo, proteine e zuccheri, poiché possono portare ad un aumentata escrezione di calcio nelle urine. È bene anche assumere adeguate quantità di vitamina K2 per garantire l'attivazione dell'osteocalcina, fondamentale per la salute delle nostre ossa, in quanto permette al calcio di fissarsi nelle ossa e nei denti e non in altri tessuti. I livelli di vitamina D sono molto importanti per la mineralizzazione ossea; poiché è scarsamente presente negli alimenti, è essenziale un'esposizione della pelle alla luce solare durante tutto l'anno per sintetizzarla o altrimenti integrala con specifici integratori. Dobbiamo anche cercare di mantenere sempre un peso ottimale, evitando quindi dimagrimenti eccessivi e improvvisi causati da piani alimentari troppo restrittivi o inadeguati.
Attività fisica Durante tutte le fasi della vita, la pratica costante dell'attività fisica è fondamentale per consentire un adeguato sviluppo muscolo-scheletrico e quindi per intraprendere un'azione preventiva. In una persona con osteoporosi dovrebbe essere raccomandata una pratica motoria costante, prestando attenzione alla tipologia proposta. Quest'ultimo deve infatti essere volto a sollecitare il sistema osseo ma senza danneggiarlo; si deve infatti considerare che il soggetto, specie se in condizioni di osteoporosi severa, ha una maggiore predisposizione a incorrere in fratture, soprattutto in alcune parti del corpo, anche con traumi minori. L'esercizio deve quindi essere utile per aumentare i livelli di forza muscolare, mobilità ed equilibrio articolare e propriocezione; tutti questi elementi determinano una migliore efficienza fisica del soggetto sotto l'aspetto cardiovascolare e metabolico ed anche una migliore struttura posturale (spesso compromessa), riducendo, tra l'altro, il rischio di cadute.
Le attività da consigliare sono sia aerobiche che di potenziamento muscolare, ovviamente con carichi adeguati. Le passeggiate sono altamente consigliate, ma cercando di evitare terreni troppo instabili; il nuoto e la bicicletta, pur essendo molto validi sotto vari aspetti, non sono attività specifiche per la cura dell'osteoporosi. È sempre bene lavorare anche sull'aspetto posturale, con esercizi di potenziamento muscolare specifici, soprattutto nella regione lombare e nelle zone più facilmente soggette a traumi.
A cura di
Dr. Davide Palumbo
Biologo Nutrizionista & Chinesiologo
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