Da diversi anni a questa parte il consumo di Acidi Grassi SATURI viene correlato potenzialmente ad effetti avversi riguardanti la salute; diverse autorità governative (OMS, ecc...) descrivono come questi grassi potrebbero essere un fattore di rischio per diverse malattie metaboliche e cardiovascolari.
In generale i CIBI DI ORIGINE ANIMALE presentano una percentuale maggiore di acidi grassi saturi rispetto ai cibi di origine vegetale, con alcune piccole eccezioni per l’olio di palma o per l’olio di cocco; per questo motivo cerchiamo di analizzare quali acidi grassi saturi potrebbero essere maggiormente correlati allo sviluppo di determinate patologie (malattie non trasmissibili) quali Obesità, Malattie cardiovascolari e Tumori. Gli Acidi Grassi Saturi presenti in maggiori quantità all’interno della dieta sono:
✅ Acido Miristico;
✅ Acido Laurico;
✅ Acido Palmitico;
✅Acido Stearico.
I primi tre se assunti in eccesso hanno la capacità di innalzare la colesterolemia e di conseguenza aumentare il rischio aterosclerotico e quindi di malattie cardiovascolari, mentre altri Acidi Grassi Saturi potrebbero avere un effetto neutro o addirittura opposto.
Analizzando questi dati potrebbe essere consigliato porre particolare attenzione sul consumo eccessivo di Carni rosse, Affettati, Salumi e Formaggi, ma anche di alcuni prodotti dolciari e vegetali, tra cui Merendine, Cacao e Cocco, poiché all’interno di essi troviamo i Grassi Saturi più dannosi!
Sicuramente da preferire ai precedenti sono gli Acidi Grassi INSATURI, divisi in Monoinsaturi e Polinsaturi; nei primi riconosciamo tra i migliori l’Acido Oleico, presente ad esempio nell’Olio EVO, mentre nei secondi troviamo la famiglia dei Grassi Essenziali (Omega3 ed Omega6):
✅ OMEGA 3: Sono l’Acido LINOLENICO (ALA), l’Acido EicosaPentaenoico (EPA), Acido Docosaesaenoico (DHA); ALA è di origine vegetale mentre EPA e DHA sono di origine animale però la forma biochimica è molto simile;
✅ OMEGA 6: Troviamo tra tutti l’ACIDO LINOLEICO.
OMEGA 3 e OMEGA 6
Quest’ultimi sono chiamati Acidi Grassi ESSENZIALI perché l’uomo, come anche altri animali, non è in grado di sintetizzarli autonomamente e deve introdurli attraverso la dieta per mantenere l’organismo in buone condizioni di salute.
Questi acidi grassi risultano avere numerosi effetti positivi sulla salute e risultano essere un fattore preventivo per numerose patologie, maggiormente per le cardiovascolari. Molte funzioni degli acidi grassi essenziali risultano essere comuni mentre altre risultano essere opposte.
Gli effetti positivi si verificherebbero rispettando il rapporto di 4:1 tra Omega 6 e Omega 3, purtroppo l’alimentazione attuale è molto più sbilanciata verso gli Omega 6 per via di diverse ragioni tra cui: Consumo eccessivo di bestiame di allevamento alimentato con mangimi quali Mais, Soia Consumo eccessivo di oli vegetali nell’industria alimentare: Olio di Girasole (71:1), Olio di Arachidi (62:1) e Olio di Germe di Grano (10:1).
Questo sbilanciamento potrebbe portare ad una sintesi eccessiva di eicosanoidi “cattivi”, che potrebbero aumentare l’infiammazione, la pressione sanguigna, le reazioni allergiche, l’aggregazione di piastrine e di conseguenza il rischio cardiovascolare. Perciò andrebbero preferiti alimenti con un rapporto – Omega6/Omega3 – migliore tra cui: Semi di Lino, di Chia, di Kiwi, di Mirtillo, Noci e Canapa ricchi in ALA, mentre per gli EPA e DHA il Pesce Azzurro e le Carni magre. Alla luce di questi dati andrebbero assunti quotidianamente alimenti di origine vegetali ricchi in Omega 3, ad esempio una porzione di Noci da 25g è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero di Omega 3 attraverso la conversione dell’ALA in EPA e DHA. Inoltre, potrebbe essere consigliato assumere almeno una porzione di pesce azzurro alla settimana per due semplici motivi; in primis per l’alta concentrazione di Acidi Grassi Essenziali nella loro forma attiva, EPA e DHA, in secundis perché ridurrebbe il rischio cardiovascolare del 52% .
A cura di
Dr. Davide Palumbo
Biologo Nutrizionista & Chinesiologo
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